#prodottofornitoda# Rhoma G.
I lettori più attenti ricorderanno che tempo fa avevo segnalato questa storia:
~La Prima Stella del Mattino
~Autore: Rhoma G.
~Data: 14 Febbraio 2019
~Editore: Self Publishing
~Genere: Contemporary Romance (autonclusivo)
~Trama:
“Prima o poi prenderò quella cometa per la coda.” si ripeteva sempre per infondersi coraggio.
Noelle Harris ha solo tre buoni motivi per restare nella sua città: il suo amato lavoro, un pesce rosso di nome Murphy e un migliore amico inaffidabile.
Perciò, quando perde il posto di archivista e Albert si offre di badare al suo pesce, decide di lasciarsi alle spalle la vecchia vita e accettare un impiego temporaneo a Gimli, sconosciuta cittadina del Manitoba.
Appena arrivata, però, si trova ad avere a che fare con Nathan Carpenter, affascinante Ranger dalle origini Chippewa, nonché rinomato rubacuori. Per Noelle, anima romantica dall’indole sognatrice, è un vero tuffo al cuore, anche perché il ragazzo fin da subito sembra essere interessato a conoscerla meglio.
Complici un trio di amiche decise a far da cupido e un gruppo di vecchiette impiccione, Noelle sarà catapultata nella favola d’amore che ha sempre desiderato. Almeno fino a quando non si sveglierà di colpo e tutti i sogni e le illusioni cadranno come stelle che esauriscono la loro vitale luce.
Una storia tenera e sensuale, che ha per protagonisti due anime affini accomunate dal doloroso bisogno di essere amate. A far da sfondo un Canada selvaggio e freddissimo, più che mai abbagliante.
~Considerazione personale:
La storia mi è piaciuta nel complesso: devo dire che ho apprezzato l’ambientazione del piccolo paesino di montagna canadese, defilato dalla grande città e i richiami alla riserva dei nativi dei Chippewa, una tribù di nativi americani. La storia vede una giovane e scoraggiata ragazza, Noelle, che a seguito di un mancato rinnovo lavorativo decide di recarsi in visita dalla zia Edna, unica sua parente in vita. E sarà proprio qui, alla stazione dei rangers, dove sostituirà una segretaria in maternità, che conoscerà il tenente Carpenter, uomo alquanto affascinante e con una nomea che lo precede, soprattutto in fatto di conquiste. Sarà da quell’incontro inaspettato che nascerà una strana amicizia tra i due, osteggiata da chi cercherà di mettere in guardia la ragazza dalle intenzioni poche serie del ragazzo. Un legame particolare che lo stesso Nathan troverà di difficile comprensione, un rapporto che lo porterà a crescere e maturare, a riflettere finché tutto non sembrerà perduto. Molti ostacoli osteggiano lo sbocciare di questo sentimento… riuscirà Noelle a trovare la sua stella? Anang (nome Chippewa del nostro protagonista) nel linguaggio locale indica la stella dalla lunga coda, la stessa stella che il padre di Noelle, sin da bambina,p le dice di cercare e non lasciare andare. La ragazza avrà fiducia di quegli occhi sinceri o soccomberà alle sue paure? Lo scoprirete solo alla fine della storia.
La lettura risulta scorrevole e lo stile è alquanto semplice ma mai banale. Ho molto apprezzato, nonostante sia una storia che si svolge in periodo natalizio, il velato accenno alla festa senza troppe forzature, questo rende il romanzo adatto ad essere letto in qualsiasi periodo dell’anno. La trama parte un po’ lenta ma verso metà inizia a prendere piede e si sviluppa bene. Ci sono parti che mi hanno fatto sorridere, come alcuni personaggi, fra tutte il covo di vecchiette o la sagra della polpetta (capirete solo leggendo a cosa mi riferisco!) È sicuramente un libro originale per la sua ambientazione e per alcune scelte di trama, non mi ha coinvolto emotivamente se non in alcune scene verso la fine, ma il mio parere è comunque positivo.
~Lo consiglio a:
Chi ama perdersi immaginando gli immensi boschi del Canada, le montagne, la neve. A chi ama le storie in cui i protagonisti superano degli ostacoli, passo dopo passo, prove che possono avvicinare come allontanare per sempre.
E voi cosa ne pensate? Vi ha incuriosito questa recensione? Dite la vostra.
Alla prossima.