#prodottofornitoda#mariacampanaro
Oggi Caterina ci parla di un nuovo romanzo della nostra interminabile lista.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli autori che ci contattano e rassicurare sul fatto che le recensioni arriveranno nonostante, a volte, i tempi un po’ lunghi.
Ma torniamo a noi!
Il libro odierno è:
~E il resto è vita
~Autore: Maria Campanaro
~Editore: Delos Digital
~Collana: Odissea Romantica
~Data di uscita: 17 settembre 2019
~Genere: sentimentale contemporaneo
~Formato: Ebook
~Distribuzione: su tutti gli store digitali
~Pagina autore:
https://www.facebook.com/nessunportonellanebbia/
~Trama:
Roma, 1983. Enrico, affascinante frontman di una pop band di successo, si innamora di Kristel, vivace collaboratrice di una rivista. La loro storia è osteggiata da Christiane, la splendida top model che lui ha lasciato e non si rassegna all’abbandono, e si intreccia a quella di Stefano, amico e collega di Enrico, tormentato da una segreta, infausta passione per Kristel, che dominerà la sua vita e si dissolverà soltanto dopo anni costellati di errori fatali, di rimpianti e di disfatte.
Quando, vent’anni dopo, Stefano e Alba, figlia di Kristel ed Enrico, e modella in ascesa, scoprono di amarsi, il passato ritorna, per presentare all’uomo il conto: la ragazza apprende il suo segreto e si convince che l’amante abbia cercato sua madre in lei. Sconvolta dal dolore, finisce per sposare Marco, il figlio di Stefano, ma presto dovrà fronteggiare la propria incapacità di seppellire i suoi veri sentimenti…
In un’alternanza tra passato e presente, gli irrequieti protagonisti intrecciano i loro destini, vivono con intensità l’amore in tutte le sue declinazioni, l’amicizia, la brama di successo, il bisogno di riscatto, maturano la consapevolezza di sé e delle loro fragilità, la ricerca del proprio posto nel mondo, anche a costo di rivoltare le loro esistenze.
~Considerazione personale:
“E il resto è vita”… direi un titolo azzeccatissimo per descrivere a pieno il libro, un libro che sicuramente fa riflettere, che colpisce positivamente, ma anche negativamente su tanti aspetti.
Ci viene raccontato fin da subito di un amore insolito, impossibile, ostacolato da molteplici problemi. Il primo fra tutti è la differenza d’età dei due protagonisti: Alba e Stefano.
Stefano è da sempre il migliore amico di Enrico, padre di Alba, e per questo inizialmente cerca di frenare i suoi sentimenti per non andare a distruggere l’amicizia con l’amico. Stefano si presenta come un uomo di circa mezz’età, bello, affascinante e capace di far innamorare numerose donne. Il suo cuore però sembra legato ad Alba, come lo era stato anni prima nei confronti di Kristel, madre della ragazza, nonché moglie di Enrico.
Il libro come potete intuire comprende molti intrecci amorosi, che mi hanno fatto storcere un po’ il naso. Se da un lato mi sono trovata rapita dallo stile fluido e chiaro dell’autrice, dall’altro lato invece ho trovato poco realistiche le vicende riportate e non nascondo di averle associate spesso a quelle di una fiction. Ciò può andare a discapito della storia che, seppur scritta bene, non riesce a farmi provare empatia verso i protagonisti, che non mi appaino come persone del tutto reali. Si tratta comunque di una mia sensazione e non escludo che questa sua peculiarità possa invece piacere ad altri lettori.
Tuttavia, la vita dei personaggi viene esposta minuziosamente ed è ricca di dettagli e colpi di scena che tengono incollato il lettore fino all’epilogo. L’autrice è stata brava nel mostrarci attraverso scene del presente e del passato di come è nato e cresciuto il rapporto tra Stefano e Alba, e precedentemente dell’amore non corrisposto dell’uomo nei confronti di Kristel. Ma la scrittrice non si limita solamente a descrivere gli eventi vissuti dai due protagonisti, ma anche delle persone che gli girano attorno, riuscendo così a dare spessore a ognuno di loro e renderli meno artefatti.
“E il resto è vita” ci fa capire che possiamo commettere errori; che sia per amore, per odio e per vendetta non ha importanza, a volte, pur amando in maniera viscerale, possiamo sbagliare e questo perché si è umani, si è deboli o semplicemente imperfetti. Non ci sono quindi né vittime e né carnefici, tutti allo stesso modo portano il peso dei loro sbagli.
Quello che però non ho apprezzato tanto è il tentativo di ripulire, nelle ultime pagine, l’immagine dei protagonisti. Lo si nota con la scelta improvvisa di introdurre tematiche forti come la violenza sulle donne; l’ho visto un po’ come un escamotage per andare a giustificare i comportamenti, a parer mio, egoistici di Alba e Stefano.
Che il loro sia un sentimento forte e struggente non lo metto in dubbio, ma avrei preferito vedere più maturità, più sensibilità e rispetto verso i propri familiare, specialmente nei riguardi di Marco. Marco è infatti il figlio di Stefano, innamorato anche lui di Alba. Non voglio dire altro, altrimenti correrei il rischio di anticipare parti importanti della narrazione, ma nemmeno lui ne uscirà immune dalla burrasca che travolgerà i protagonisti negli ultimi capitoli e sicuramente neanche lui è una vittima, anzi…
Del libro ho adorato lo stile dell’autrice, il modo in cui è andata a caratterizzare bene personaggi e trama. È stato interessante poter viaggiare nelle loro vite. Maria Campanaro accompagna il lettore lungo tutto il percorso, tenendolo quasi per mano e raccontando di come l’amore possa fare bene, ma anche tanto male.
Nonostante mi abbia fatto arrabbiare parecchio per alcuni episodi, mi sento comunque di consigliarlo a chi è appassionato alle storie impossibili, a chi ha sbagliato, chi è caduto e si è rialzato in nome dei sentimenti.
Voglio ringraziare Caterina per il suo prezioso contributo, l’autrice per la pazienza dell’attesa e la disponibilità.
Non mi resta che rimandarvi al prossimo viaggio.
A presto!