~Invisible String
~Autore: Annalaura Benacchio
~Pubblicato in Self publishing
~Genere: Storia d’amore – Enemies to lovers
~Data di uscita: 1 dicembre 2021
~Prezzo cartaceo: 13,90
~Prezzo ebook: 4,99
~Trama:
«É incredibile come l’unica persona in grado di romperti il cuore in mille pezzi sia anche l’unica in grado di curarlo.»
Blake Moore era stato il mio incubo per anni.
Ricordavo ogni dispetto, ogni scherzo, ogni singola battuta, ogni più infima cattiveria.
Era sicuramente l’ultima persona che avrei voluto incontrare una volta ritornata in quella che un tempo avrei definito “casa”, eppure me lo sono ritrovata davanti. Senza nemmeno riconoscerci, subito la miccia d’odio reciproco che ci contraddistingueva da sempre si è accesa, ma qualcosa in lui era cambiato e avevo tutte le intenzioni di scoprire cosa fosse successo a quel ragazzino pestifero che riempiva le mie giornate.
Quello che non avrei mai potuto immaginare è che era stata tutta colpa mia.
~Contatti social:
Instagram @ab.romancestories
~Estratto:
Non dovevo confondere del desiderio con la voglia di salvarmi. Non aveva idea di cosa avessi passato, di quali pensieri continuavano a frullare nella mia mente a tutte le ore del giorno.
«Oppure tu potresti semplicemente smettere di cambiare umore ogni due per tre», continuò imperterrita.
«Per me è normale».
«É un modo carino per dirmi che sei affetto da bipolarismo?»
Un sorrisetto soddisfatto apparve sul suo viso. Mi faceva tenerezza, era convinta di riuscire a mettermi k.o..
«É un modo carino per dirti che da me non dovresti mai aspettarti nulla».
La sua sicurezza vacillò drasticamente, ma fece di tutto per non farlo notare. «Io ricordo, Blake».
Fu quella frase a far crollare qualcosa dentro di me, qualcosa di duro, tanto da crederlo indistruttibile. Forse lei davvero ricordava tutto, ma tutto cosa precisamente? Ricordava il tempo passato insieme, gli abbracci, le carezze, le notti stretta a me, i sorrisi, gli sguardi, oppure ricordava solo i miei scherzi, le urla, i pianti, quel giorno in cui mi aveva urlato addosso di odiarmi? Qualcosa in me si era rotto quel giorno, ma qualcosa allo stesso tempo era stato costruito: una parete così alta e forte da non permettere a nessuno di accedere mai più a quella parte di me. Mi ero ripromesso di non abbassare mai le difese, non avrei di certo mollato ora solo per due occhioni che mi fissavano rivendicando dei ricordi sbiaditi.
Rimasi in silenzio e distolsi lo sguardo. Non riuscivo più a reggere il suo sguardo, le aspettative che la sua mente aveva creato.
Lei ricordava i momenti trascorsi insieme forse, ma io avevo inciso sulla mia pelle l’inferno che avevo vissuto da quando se n’era andata.
«Buonanotte, Blake», disse rilasciando un sospiro affranto prima di rientrare in casa.
«Buonanotte Olivia», sussurrai appena, poco dopo che ebbe chiuso la porta alle sue spalle.