Recensioni

Il corpo che indosso

Oggi vi parlo de:

~Il corpo che indosso

~Autrice: Donatella Ceglia

~Editore: triskell edizioni

~Genere: narrativa, contemporaneo, romanzo a tema LGBT+. (C’è una componente romance ma non è un romance)

~Lunghezza: 288 pagine

~Prezzo Ebook: 4,99 €

~Prezzo cartaceo: 15,00 €

~uscita: novembre 2022

~Trama:

Elia, undici anni, non ha un posto nel mondo e non si sente a proprio agio nel suo corpo. Criticato dai genitori per non essere il perfetto figlio maschio che si aspettavano e affascinato dai vestiti di sua sorella, diventa facile vittima dei bulli.
Solo Gio, un compagno di scuola selvaggio e ribelle, trova il coraggio di difenderlo e lo invita a casa sua: un appartamento pieno di stoffe e ricordi, in cui l’aria è pervasa dal profumo di lavanda degli abiti di Libera, l’amorevole nonna del ragazzo. L’appartamento diventa ben presto un rifugio per Elia, in cui trova l’affetto e la comprensione che altrove gli vengono negati.
Passano gli anni, il rapporto tra Elia e Gio si evolve. I due ragazzi diventano uno l’estensione dell’altro, si alimentano del loro legame simbiotico, si indossano a vicenda come i vestiti che Elia tanto ama e con cui esprime se stesso.
Quello che li unisce tuttavia non basta. Il mondo preme sulle pareti dell’appartamento e reclama attenzione, mescolando ciò che si trova dentro con ciò che c’è fuori, tanto che i due giovani prendono strade diverse e la separazione sembra inevitabile. Elia tiene così traccia del tempo, chiedendosi se sarà possibile sopravvivere a quel tipo d’amore.

~Considerazione personale:

Ho voluto assolutamente recuperare questo libro perché la cover ma soprattutto la trama mi avevano colpito. È una storia particolare che parla di evoluzione e legami. Elia capisce bene presto di essere differente dagli altri: sin da piccolo non si identifica nell’azzurro ma neanche nel rosa. E proprio grazie a una maglietta rosa presa dall’armadio della sua gemella e un gruppo di bulli incontra Gio. Lui non sembra trovare “strano” il suo modo di essere, anzi tutto il contrario e gli apre le porte dell’appartamento dove abita con la nonna Libera. Quello diventa il rifugio in cui può essere se stesso, in cui può indossare i vestiti che ama, femminili, senza giudizio, in cui si lega indissolubilmente a un ragazzo fino a innamorarsi. Ma il rapporto tra Gio ed Elia non è costellato da etichette, Gio le odia e ama invece la libertà assoluta. Gli anni passano, Elia e sua sorella si allontanano dalla loro famiglia che non comprende, non accetta mentre all’appartamento fanno il loro ingresso tanti nuovi personaggi che si legheranno ai protagonisti: Yin, patita di moda; André un compagno della squadra di nuoto di Gio e che avrà un ruolo importante a un certo punto; Arianna, amica di Eleonora (gemella di Elia) e Sebastiano che è il personaggio che più di tutti romperà gli equilibri.

Tra passato e presente conosciamo la storia dei due protagonisti e il forte legame simbiotico che si crea negli anni, l’indauatezza crescente di Elia, il suo iniziare a mentire a se stesso per non perdere chi lo ha amato senza remore da quando aveva 11 anni. Ma Elia vuole di più, vuole l’amore vero, vuole sentirsi legato a qualcuno e non in un eterno limbo e proverà a recidere quel filo che lo trattiene a quell’appartamento… Ci riuscirà? A voi scoprirlo leggendo.

Devo ammettere che è stata una lettura interessante che non mi ha deluso, che tratta di temi importanti, di traumi che sia Elia che Giove (vero nome di Gio) cercano di superare. È un libro scorrevole, che ho letto in poco tempo. C’è l’inadeguatezza di vivere in corpo che non ci rispecchia, c’è il giudizio, c’è la famiglia che non accetta e una nuova che viene costruita con legami potenti anche se non di sangue; c’è il bullismo e la discriminazione; c’è l’amore fraterno e di una nonna che fa di tutto per tutti i suoi nipoti acquisiti. C’è il trauma dell’abbandono, del restare da soli. Ci sono le prime esperienze amorose, le prime volte e scoperte. C’è un amore che sembra a tratti reale e a tratti solo un’illusione che Gio crea per non restare da solo. Il rapporto tra i protagonisti è altalenante, c’è, è concreto ma ha tante falle che Elia cerca di colmare altrove. C’è l’evoluzione di un ragazzo che impara ad accettarsi, che diventerà famoso e importante nel mondo della moda proprio per la sua particolarità e non per la normalità che rincorreva tanto. C’è un gruppo di amici forte che diventa il fulcro di tutto, ci sono sbagli ed errori, l’uso di sostanze, il lutto; c’è chi proverà a fare ammenda dopo tempo, chi cadrà e si rialzerà. È una storia di seconde occasioni, di possibilità da cogliere, di accettazione che viene naturale, di forti legami.

La consiglio a chi ama le storie che raccontano situazioni reali, che non indorano la pillola. A chi ama un MM intenso, che non si concentra in particolare sulla relazione amorosa ma che affronta le paure e le inadeguatezze dei suoi protagonisti e ne segue l’evoluzione.

Ringrazio la casa editrice e l’autrice per la disponibilità e la possibilità di lettura. Un grazie a chi ci segue e legge.

Non mi resta che rimandarvi al prossimo viaggio.

A presto.

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