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Ciao a tutti,
Oggi Caterina ci parla di giallo, in particolare di:
Terzo romanzo della serie: Il commissario Livia.
~Trama:
A Porto Scogliera si susseguono dei furti in villa.
Nel frattempo un giovane magrebino viene trovato morto in un terreno isolato.
Le due indagini si confondono e si mescolano portando alla luce le vite fragili dei protagonisti.
Vite che, come dei castelli di sabbia, si sgretolano al minimo scossone.
Livia dovrà cercare di venirne a capo nel più breve tempo possibile e, nel frattempo fare i conti con il nuovo medico legale appena arrivato a Porto Scogliera.
Livia Solari, personaggio inventato dall’autrice, vive e lavora a Porto Scogliera, cittadina immaginaria a sud della Sicilia. Un padre maggiore della Guardia di finanza, una madre e una sorella insegnati, un cognato carabiniere, dei nipoti che vede poco, un ex fidanzato, poliziotto anche lui e adesso un nuovo amore.
In questo terzo romanzo Livia avrà a che fare con la vita di facciata dei protagonisti, dovrà stare attenta all’essere e all’apparire dei suoi concittadini che cercheranno in tutti i modi di nascondere la realtà, i loro segreti e le loro magagne per evitare di far sgretolare il loro castello di sabbia che rappresenta la loro vita.
Per fare questo Livia Solari dovrà idealmente togliersi la divisa ed iniziare ad essere Livia. Accanto a lei, come sempre il suo vice, Angelo Spagnoli e l’ispettore Celi, attento e ligio alle regole.
~Considerazione personale:
Parto subito col dire che questo libro mi è piaciuto molto, perché l’ho trovato veritiero e con protagonisti dalla personalità forte. La mia preferita ovviamente non poteva che non essere Lidia, il commissario o per alcuni la commissaria di Porto Scogliera. Una donna da molte sfaccettature, ma che mostra fin da subito una totale dedizione per il suo lavoro. Lidia infatti arriva a mettere più volte la sua vita in secondo piano pur di risolvere i due casi che vengono trattati nel libro.
Il primo, quello apparentemente meno complicato da risolvere, vede come protagonisti dei furti che avvengono in alcune ville della piccola cittadina. Una cittadina come le altre, caratterizzata da una tranquillità che viene ben presto messa alla prova da un altro caso: l’omicidio di un ragazzo, Ahmed.
Questo ragazzo non è un ragazzo qualunque, ma un marocchino, arrivato in Italia per trovare lavoro. Di lui ne parlano tutti molto bene, specialmente la sua fidanzata. Sarà proprio la fidanzata ad aprire una piccola pista, denunciando suo padre come assassino di Ahmed. Inizialmente nessuno crede che possa essere stato lui, anche perché il padre di Alessandra è una persona abbastanza rispettabile.
Lidia inizia così a indagare e pian piano, grazie anche alla complicità dei suoi colleghi, ogni nodo verrà al pettine, permettendo alla “commissaria” di risolvere i casi. Quello che si evince da questa storia è che niente è come sembra e tutti possono deluderci.
Non manca in questo libro anche un pizzico di romanticismo, che per chi ama i romanzi rosa sicuramente apprezzerà molto. Leggendo, non ho riscontrato problemi, l’autrice è stata capace di coinvolgermi totalmente nella lettura creando curiosità pagina dopo pagina.
~Lo consiglio a:
Tutti coloro che sono appassionati al genere e soprattutto per chi è alla ricerca di una lettura piacevole, senza troppe pretese, ma che sappia comunque far riflettere.
Ringrazio Caterina, l’autrice per la collaborazione e la pazienza per l’attesa.
Ringraziando anche voi che ci seguite non mi resta che rimandarvi al prossimo libro.
A presto.